Dettagli del progetto
- Enti coinvoltiMinistero dell’Ambiente
- LocationRegione Toscana
- Anno2020
- Area di InterventoAmbiente
Debora Blundo, Franchi Marika
Introduzione
Il Mar Mediterraneo, culla di civiltà e straordinario patrimonio ambientale, è oggi tra i mari più inquinati al mondo a causa della plastica. Essa sta divorando indisturbata il pianeta e sta a noi impedire che ciò continui, attuando piccoli accorgimenti che fanno la differenza, istruendo anche le più giovani menti alla riduzione di questo materiale e sentendoci tutti, uno per uno, degli agenti promotori di questa battaglia.
In Italia a causa della presenza di un vuoto normativo la Regione Toscana, la prima a mettere in atto delle misure riguardanti l’inquinamento marino, ha promosso un progetto sperimentale chiamato “Arcipelago Pulito” dove la plastica raccolta accidentalmente dai pescherecci, insieme ad altri materiali, veniva regolarmente smaltita realizzando una vera e propria filiera, così che i pescatori stessi non la ributtassero in mare.
Partendo da una ricerca approfondita sul tema, il progetto ha l’obiettivo di migliorare questo sistema così da semplificare il lavoro del pescatore, che non consiste in un “operatore ecologico”.
01 - Logo del progetto
02 - Poster
Soluzioni
Risultato
La peculiarità principale del progetto è stata quella di renderlo conveniente e quindi accessibile a tutti i pescherecci, sia in termini economici che pratici, poiché non doveva creare né alcun tipo d’intralcio al pescatore durante le manovre di pesca, né andare ad aggravare le lavorazioni del pescato. Di conseguenza, a questo primo oggetto sono stati affiancate altre tre tipologie di prodotto: un cestino per la raccolta della plastica, un contenitore per il cestino e per la vasca e un cassone per lo stoccaggio dei rifiuti una volta portati a terra, tutti sistemi utili in termini di “filiera”.
Gli elementi principali sono:
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La VASCA
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Il PETTINE
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Il CONTENITORE